Strana condizione la mia…
Strana condizione la mia! […] Vorrei penetrare il suo segreto, vorrei che lei venisse da me e mi dicesse: “Ti amo”, e se non è così, se questa follia non è pensabile, allora… allora che cosa desiderare? Forse so io stesso quello che desidero? Sono anch’io come sperduto: vorrei soltanto starle accanto, essere nella sua aureola, nella sua luce, eternamente, per tutta la vita. Altro non so! Potrei forse allontanarmi da lei?
Il giocatore, Fëdor Dostoevskij.